top of page

I nostri successi
Il recupero crediti per i Comuni ai danni dei Gestori di telefonia mobile

I Gestori di telefonia spesso si rifiutano di pagare ai Comuni i canoni di locazione degli immobili ove insistono le loro antenne, perché – sostengono – l’importo dovuto sarebbe stato rideterminato dalla legge in 800 euro annui.

Tale tesi è errata ed un Comune, nostro Cliente, recupera € 30.000 in soli 5 mesi.

Image by Luis Gonzalez

Si verifica sempre più spesso che i Gestori di telefonia si rifiutino di pagare agli Enti locali i canoni di locazione dei terreni ove insistono le loro antenne, perché – sostengono – l’importo dovuto sarebbe stato rideterminato dalla legge in 800 euro annui.

Ne sarebbe derivata – sempre secondo i Gestori – una sopravvenuta illegittimità dei contratti di locazione stipulati antecedentemente e che prevedono, sovente, canoni di gran lunga superiori.

​

Tale importo, sempre secondo i Gestori, sarebbe inderogabile e pertanto li legittimerebbe a omettere in tutto o in parte il pagamento.

​

Ma è davvero così?

​

La pratica ha preso piede perché, come anticipato, nel 2021 il legislatore ha provveduto a istituire il c.d. canone unico antenne, commisurandolo in euro 800,00 /anno, ai sensi del comma 831-bis della legge 160/2019, come introdotto dalla legge 108/2021.

​

Tuttavia, abbiamo più volte osservato che - anche sulla scorta della giurisprudenza maggioritaria -, a dispetto di quanto non vogliano far credere i Gestori, tale canone si applica solo alle locazioni di beni appartenenti concretamente al patrimonio indisponibile del Comune.

​

Negli ultimi 3 anni, quindi, si sono rivolti al nostro Studio diversi Comuni chiedendo supporto nel recupero dei crediti arretrati, spesso ammontanti a decine di migliaia di euro, prima che sopraggiungesse la temuta prescrizione del credito a vantaggio dei Gestori.

​

Tra questi, un Comune veneto nel mese di maggio ci ha chiesto di intraprendere un’azione legale nei confronti di una primaria tower company operante nel settore della telefonia mobile, la quale in particolare ha per oggetto sociale la costruzione e gestione di reti e infrastrutture per le telecomunicazioni mobili per conto di terze società.

​

La società I**** S.p.A., che aveva preso in locazione un appezzamento di terreno pari a 50mq nel Comune veneto, aveva omesso di pagare il canone di locazione per una durata di tre anni, nonostante gli innumerevoli solleciti. 

​

Pertanto, lo studio dell’Avv. Gabriele De Luca, depositava ricorso per decreto ingiuntivo, significando al Giudice che “l’omesso pagamento di tali canoni da parte dei gestori di telefonia ai Comuni fa sì che questi ultimi non riescano a far fronte alle necessità dei cittadini e all’erogazione di servizi pubblici, motivo per cui tale tema risulta particolarmente importante, grave e pericoloso, e perciò meritevole di un’immediata esecutorietà del provvedimento finale”.

​

Il Tribunale ha deciso di accogliere le richieste, ed ha così ingiunto alla società I**** il pagamento di € 30.000 circa, più gli interessi dovuti da ciascuna scadenza al saldo, oltre alle spese legali.

​

A seguito del decreto ingiuntivo da parte del Tribunale, e di tre pignoramenti effettuati presso società terze creditrici della I****, il Comune in soli 5 mesi è riuscito ad ottenere il pagamento di quanto dovuto ed a reinvestire le somme in beni e servizi per la collettività.

​

___________

 

Se anche il tuo Comune non riesce a ottenere il pagamento dei canoni di locazione scaduti da parte di un Gestore, non esitare a contattarci ai recapiti indicati in basso per informazioni e/o preventivi.

bottom of page