Start Up

Questa è la fase in cui si “apre il cassetto” insieme al founder.
Qui si lavora per trasformare un'intuizione in un concept più definito:

• Raccolta informazioni: obiettivi, problema da risolvere, target, valore aggiunto, eventuale MVP immaginato.

• Chiarimento delle aspettative: tempi, risorse disponibili, ambizione del progetto, eventuali criticità percepite.

• Messa a fuoco del modello di business preliminare: chi paga, perché lo fa, come si crea e si cattura valore.

• Prima valutazione di fattibilità: si identificano rapidamente i nodi che potrebbero impattare lo sviluppo (nodi critici normativi da approfondire, piani economici, partner tecnologici, analisi di mercato).

È un momento molto dialogico: l’obiettivo è far emergere la “vera” idea, anche tra le righe.

Qui si trasforma l’idea in un soggetto giuridico che può agire nel mondo reale.

• Scelta della forma societaria: valutazione tra S.r.l. “classica”, S.r.l. semplificata, S.r.l. innovativa, startup innovativa, ecc.

• Cap table e governance: quote, diritti particolari, ruolo dei soci, clausole di ingresso/uscita.

• Redazione dell’atto costitutivo e statuto: cuciti sul progetto (non template generici).

• Adempimenti iniziali: apertura P.IVA, iscrizione al Registro Imprese, SCIA se necessaria, comunicazioni fiscali/previdenziali, eventuali registrazioni IP.

• Patti parasociali: quando utili, si definiscono regole extra-statutarie tra i soci.

• Creazione del team aziendale: in attuazione del business plan, si procede con le assunzioni.

Questa fase è sia tecnica sia strategica: si decide come vive e cresce la società.

Una volta chiarita la direzione, si passa a vedere cosa l’ordinamento ha da dire sull’iniziativa (e cosa l’iniziativa deve fare per partire tranquilla).

• Inquadramento normativo: settore regolato? Licenze? Autorizzazioni? Vincoli?

• Privacy & data governance: se entrano in gioco dati personali, si individua subito la compliance minima (ruoli, informative, DPIA, misure tecniche).

• Contrattualistica base: NDA, patti para-sociali, accordi con fornitori, termini e condizioni website e app.

• Rischi legali: responsabilità potenziali, punti scoperti, asset da proteggere.

• Proprietà intellettuale: marchio, software, design, tutela del know-how, eventuali depositi.

L’obiettivo è definire un perimetro sicuro per consentire alla startup di muoversi senza passi falsi.

Una volta costituita, bisogna metterla in moto. È la fase più operativa, dove le carte diventano azioni.

• Roadmap operativa: definizione delle prime milestone (MVP, primi clienti, raccolta dati, ricerca finanziamenti).

• Setup amministrativo: contabilità, sistemi di pagamento, policy interne, sicurezza informatica.

• Primi contratti esterni: con fornitori, sviluppatori, partner commerciali, beta tester.

• Go-to-market: prime attività di comunicazione, sviluppo commerciale, test sul campo.

• Monitoraggio normativo e contrattuale: verifiche periodiche per mantenere la conformità durante l’evoluzione del progetto.

• Accesso a incentivi e finanziamenti: valutazione bandi, agevolazioni fiscali, investitori early-stage.

L'idea è accompagnare il founder nel passaggio dalla teoria all’azione, riducendo incertezze e imprevisti.