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Riconoscimento facciale illecito per il controllo delle presenze sul lavoro

Immagine del redattore: Gabriele De LucaGabriele De Luca

Con provvedimento del Provvedimento del 6 giugno 2024 è stata irrogata dal Garante privacy una sanzione di 120mila euro a un Privato, titolare del trattamento, per aver implementato sistemi di riconoscimento facciale per il controllo delle presenze sul posto di lavoro: il trattamento illecito di dati personali avveniva attraverso un sistema biometrico installato presso le due unità produttive della società.


Nell’irrogare la sanzione, il Garante ha ribadito nuovamente che il trattamento dei dati biometrici per la rilevazione delle presenze non è ancora consentito perché non esiste nessuna norma di legge che al momento attuale ne preveda e disciplini l’utilizzo a tal fine.


L’Autorità ha ricordato come neanche il consenso manifestato dai dipendenti può essere considerato idoneo presupposto di liceità, per l’asimmetria tra le rispettive parti del rapporto di lavoro, in attesa di una puntuale regolamentazione, che non è detto però verrà mai emanata.

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