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Immagine del redattoreGabriele De Luca

Rissa: presupposti e reazione lecita.

Si può parlare di rissa quando un conflitto fisico coinvolge più di due persone, le quali manifestano la volontà di nuocersi fisicamente. Inoltre, si parla di rissa anche quando i partecipanti non siano convolti tutti contemporaneamente e quando l’azione si svolge a più riprese purché il tutto avvenga rapidamente.


Per poter essere considerati partecipi di una rissa è necessario avere l’intenzione di recare offesa ai partecipanti. Di conseguenza, se una persona agisce solo per difendersi o per difendere gli altri non commette alcun reato, purché la sua difesa sia passiva.


Agire per legittima difesa quindi è legittimo, ma ci sono delle precisazioni da fare. Non è considerata legittima difesa quando ci sono soluzioni alternative all’uso della violenza, come la fuga o la richiesta d’aiuto. In più è considerata legittima difesa quando il comportamento è finalizzato solo a difendersi o difendere gli altri senza la volontà di nuocere agli altri. Le condizioni sono quindi: l’imminente e grave pericolo, la mancanza di ulteriori soluzioni se non l’uso della violenza e l’agire in modo proporzionato al pericolo.


Da ultimo, è necessario chiarire la possibilità del concorso esterno. Si può parlare di concorso in rissa quando un soggetto, non attivamente coinvolto nella rissa, partecipa con “condotte atipiche”, come l’incitamento e l’istigazione, attuate anche solo filmando. Tale definizione è stata fornita dalla Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 51103 del 18 dicembre 2019.


In conclusione, per potersi considerare partecipi all’interno di una rissa il soggetto deve partecipare attivamente con la volontà di ledere agli altri soggetti; mentre, si ha concorso esterno quando il contributo consiste nel rafforzare la volontà dei partecipanti alla consumazione del reato.


Pertanto, ciò che si può fare nel caso in cui ci si trovi di fronte ad una rissa non è altro che cercare di allontanarsi per proteggere la propria incolumità e chiamare immediatamente le forze dell’ordine.

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